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Spedito - 28 May 2007 : 23:03:12
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Spedito - 31 May 2007 : 00:54:17
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Ciao, noto con piacere che siete molto informati sulla 131. Io ne ho avute in tutto 4 (di cui tre le conservo ancora), un 1300 4 porte seconda serie monalbero nel basamento, una Racing 2000 (115cv) 2 porte, un BRAVA (versione USA del 131) 2 porte con condizionatore, idroguida ecc. ed un Volumetrico Abarth 2 porte (uscito da Corso Marche per mano del proprietario che vi lavorova): Con quest'ultimo ho capottato 6 volte a 120km/h per evitare un cretino che sorpassava in curva, ma conservo tuttora auto, telaio e libretti e tutta la meccanica. Il 131 Racing venne prodotto nei colori arancio, grigio canna di fucile, nero, grigio alluminio e verde pistacchio. Stesso discorso per le appendici in plastica applicate alla scocca. potevano essere arancio, grigio, verdi, nere. Per il solo mercato tedesco venne prodotto anche in colore viola. Nel mercato tedesco, olandese, danese e belga venne approntata una speciale versione denominata Walter Rohrl, che aveva oltre il solito kit estetico del racing italiano anche un spoiler sul bagagliaio poteriore, un ala sulla capotta e due fendinebbia in plastica nera sul paraurti anteriore davanti alla mascherina. Era dotato di decalcomanie sulle fiancate che partivano dal parafango anteriore e andavano allargandosi nel parafango posteriore in due tonalità di grigio e viola che facevano da contrasto sui colori della carrozzeria. Era anche presente sul montante posteriore del padiglione la firma del campione rallystico. Non aveva nessuna differenza meccanica dal Racing Ita, ma poteva disporre di tutti gli accessori che in italia non esitevano. Il motore 2000 del racing è derivato dal motore della 124 Coupè sport 1800, dal quale prende tutta la testa, i pistoni (84mm) ma con ridotto rapporto di compressione (quelli del 124 coupè hanno il tassello di compressione per alzare il rapporto), cambiava solo l'albero motore che aveva corsa più lunga (ecco il perchè dei 2000cc anzichè 1800). Il "31" aveva anche le camme meno performanti, per privilegiare un po' di più l'elasticità e ridurre i consumi quindi a tutti gli effetti il 131 è meno potente del 124 anche se con 200cc in più. Nella versione Usa veniva depoteziato il 2000 a 90cv, dotato di valvola EGR (recupero gas di scarico) e dotato di catalizzatore (retrofit). peggioravano di molto le prestazioni e aumentavano a dismisura i consumi. Con il BRAVA 2LITRE (così si chiama) ho fatto 556.000 km senza mai aprire il motore (ha però l'impianto GPL). non mi ha mi lasciato a piedi, se non per il solito problema al differenziale (che la fiat malauguratamente progettò insieme ai francesi) che dopo un certo tanto si spacca. Il 2000cc monta la medesima meccanica del 1600 (motore escluso) quindi sottopone il differenziale ad un lavoro più gravoso per il quale in origine non è stato progettato. Per coloro che cercassero ormai gli introvabili ricambi della 131 ed in particolar modo il ponte posteriore possono cercare tra i mezzi commerciali della TATA quelli mezza auto e mezzo cassone (in pratica una peugeot 505 allungata e cassonata) che montano lo stesso (ahimè!) ponte del beneamato 131. Tengo a precisare che l'Argenta sostituì il 132, il quale era derivato dal 131 (lo dice anche il numero di progetto). Infatti il 132 non è che un 131 disgustosamente allargato, tanto da farlo sembrare poggiato sulle gomme di un passeggino (tra ruota e parafango c'è una spanna di spazio!). Questa "qualità" rendeva il 132 terribilmente instabile e pericoloso specialmente su neve o bagnato per effetto del marcato rollio che la scocca enorme provocava durante i trasferimenti di carico. Una curiosità: Non tutti sanno che i 131 Volumetrici sono numerati. Non è ncessario guardare il libretto (che non dice nulla se non la dicitura AK V1), ma bisogna cercare dentro la griglietta di sfogo di sinistra nel cofano anteriore. Se la macchina conserva il suo cofano originale e non è mai stata riverniciata potrete notare il numero adesivo rosso progressivo che ne caratterizza l'esemplare. La differenza sostanziale tra i compressori volumetrici del 131 (marchiati ABARTH) e quelli del 124 volumetrico, argenta VX e lancia Trevi VX sta nella cubatura del compressore. Quello del 131 è più grosso di tutti con 1,611 litri d cubatura, mentre gli altri sono 1,2 litri. Oltretutto il comando a cinghia del compressiore del 131 ha un diverso rapporto di demoltiplicazione tra puleggia albero motore e asse compressore. E' più elevato di quelli degli altri VX, quindi garantisce una pressione di sovralimentazione leggermente maggiore.. Il 131 Volumetrico ha tutta la trasmissione diversa rispetto al racing, in quanto l'albero di uscita del cambio, l'albero di trasmissione ed il ponte (autobloccante) hanno specifici innesti per scongiurare la rottura ed irrobustire il sistema. Nel cofano del volumetrico la disposizione delle trombe del clackson e vaschetta tergivetro e d'espansione è differente rispetto al 2000cc, in quanto lo spostamento in avanti e a sinistra del carburatore non ha permesso l'installazione di questi componenti nella posizione originaria. Tutti i volumetrici hanno lo spinterogeno in testa (come tutti i Brava e SuperBrava) ed un tappo nel basamento che chude il foro originario dello spinterogeno. A proposito di Superbrava, era la versione esportazione top di gamma, 2 o 4 porte, con motore iniezione Singlepoint KJetronic di derivazione 124 spider-america 2000. La stessa che poi potenziata e rivista equipaggiò l'Argenta 120IE. In ultimo segnalo la vincita del giro d'italia del 1975 come primo assoluto, ad opera del Fiat/Abarth 031, una belva 6 cilindri 3500 di cilindrata e 270 cavalli (motore del fiat 130 3200), cambio al retrotreno del Detomaso Pantera e alimentazione con tre carburatori a doppio corpo verticali da 45mm. recuperato e ristrutturato da Giuseppe Volta (Beppe per gli amici) qui a Rosta (to) è stato ulteriormente elaborato fino a 350cv. Questo è il progenitore di tutti i 131 ABARTH, l'unco vero 131 che sfiorava i 270 all'ora e che gettò le basi per tutte le grandi vittorie che questa automobile regalò alla fiat e all'abarth. Image Insert: 47.37 KBLo 035 chiuse la storia della 131 da competizione. Motore a 16 valvole e compressore volumetrico. 290 cavalli ed estetica esagerata! Image Insert: 82.11 KBA presto. Zio JO |
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Spedito - 31 May 2007 : 17:53:00
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per emilio79, fammi sapere per favore l'indirizzo del concessionario, perchè è sicuramente un'auto interessante:p per zio jo, mi sembra improbabile che la 132 derivi dal 131, per un semplice motivo: la fiat 132 è nata nel 1972, dopo un parto alquanto difficile mentre la fiat 131 è nata nel 1974, quindi ritengo che siano due auto totalmente differenti sia per dimensioni, sia per estetica sia per le prime motorizzazioni (fiat 132 prima serie con il motore 1.8, mentre la fiat 131 con i motori 1.297 e 1.585 entrambi ad aste e bilancieri), se hai sottomano una fiat 131 supermirafiori ultima serie fammi sapere ciao michele allego foto relativo alla fiat 131 supermirafiori volumetrico abarth 2.000 tc:p:p:p Image Insert: 35.33 KB |
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Modificato da - effe131 on 31 May 2007 18:32:54 |
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Spedito - 31 May 2007 : 23:40:48
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In fiat era normale priviliegiare un progetto piuttosto che un altro... La fiat 132 era in pratica la 131, ma con l'intenzione di togliere di produzione la 130 che con l suo motore 3200 6 cilindri ed inedita meccanica ed avendo già pensionato la 125 venne a crearsi un buco di produzione nelle berline di fascia alta. C'era ancora in produzione la 124 berlina e coupè, ma si collacava nel segmento C, anche se le vendite erano ancora parecchio elevate. Non si poteva chiedere alla 124 di reggere il mercato di lusso, perchè le soluzioni meccaniche ed estetetiche erano datate metà anni '60. Già la 125 era un ibrido fra 1500C, 124, e parti nuove, effettuare la stessa operazione sarebbe stato controproducente. Venne pensato il progetto 131, (che come logico nasce prima del 132!) che sarebbe dovuto essere il nuovo 125, quindi un po' più del 124 ed un po' meno del 130.... L'idea malsana (o prematura) di togliere di produzione la 125 (che vendeva ancora bene) creò un buco enorme che si dovette colmare in fretta e furia inventandosi qualcosa che facesse al caso giusto. Preso di sana pianta il progetto 131, che era già praticamente sviluppato totalmente, si pensò di allargare la scocca ed aumentare le dimensioni per creare "l'ibrdo" che avrebbe sostituito prima il 125, poi il 130. Se nel caso del secondo non vi furono grandi polemiche o proteste (era enorme e consumava da paura, con costi di manutenzione terrificanti), nel caso della 125 vi fu una delusione popolare e d'immagine non indifferente. La 132 nasceva lenta e sgraziata, poco prestazionale e assolutamente ingovernabile. A dispetto invece la 125 era comoda, veloce, brillante, e sopratutto aveva quel concetto di berlina da 10 e lode che piacque fin da subito all'automobilista, decretandone un successo enorme (calcolate che anche lei era un collage di parti). La 132 non riscosse un grande successo, dato che tutti coloroc che hanno posseduto o guidato una 125 si sono poi rivolti all'alfa per provare le compiante prestazioni della 125. La 131 è del 1974. Nasce poco dopo che la fiat fece l'ultima operazione di restyling sulla 124 berlinache trasfrmata in Special nel 1971, diventa prima Special T 1400, poi Special T 1600. E guarda caso riprende sì il motore con numero 132 A9000 (allora la fiat aveva unificato tutti i motori e pensionato quelli siglati 125), ma all'interno ci sono due camme e due pistoni del 125 gommone, quindi dei 12-53 52-13 con rapporto di compressione a 9.1 e 95 cavalli Nel ripensamento Fiat fu intenzione di emulare con la 124 SpecialT i fasti della 125, ma ormai i tempi erano cambiati e la crisi petrolifera era alle porte. Per auto come il "T", berline pure e violente, era iniziato il conto alla rovescia. Il 131 prima serie era dotato dei motori monoalbero nel basamento. Che derivano direttamente da quelli della 124, la quale partita da 1200 arrivò fino a 1438, gettando le basi del motore bialbero (nel 1966)che equipaggerà tutto il gruppo fiat fino al 1986. I due 131 motori si distinguevano solo per differenza di alesaggio o corsa, erano identici in tutto. Anzichè avere la catena distribuzione tipo 124 avevano la cinghia dentata senza tendicinghia, quindi erano molto più silenziosi. Il 131 fu accolto da pubblico in modo tiepido. Non aveva riscosso quel boom di vendite del 124 e del 125, la gente pensava che fosse un "cassone" come il 132. La fiat dovette inventarsi qualcosa che "tirasse" le vendite, quindi l'Abarth 031 preparato in un battibaleno, fu il capostipite di una famiglia di scorpioni vincitori. La fama di auto vincitrice e la assoluta affidabiltà (tenete presente che la meccanica del 131 è totalmente del 124 escluso il ponte), fece della 131 una berlina di successo, e l'allora geniale idea di produrla a due porte (anche se il 1300S fa un po' ridere a due porte), permise vendite insperate e ne decretò un successo planetario. Gli allestimenti (per l'italia i meno curati) fecero della 131 un auto aprezzata in europa (specie nel nord), un po' meno in america, ma anche e sopratutto in spagna dove si costruiva sotto marchio Seat. Il tempo dimostrò che la 131 fu una ottima sostituta del 124, ma finì con l'accaparrarsi anche qualche automobilista deluso dalla 132. Le versioni sportive accontentavano anche i più agitati (è anche vero che il racing non è granchè nè di ripresa nè di velocità), ma per coloro che volevano veramente andare forte bastava rivolgersi all'abarth facendosi installare il compressore, oppure acquistando un Rally 16 valvole... La storia dei 131 volumetrici è parecchio distorta. Molte campane tutte dissonanti danno notizie diverse. Il racing volumetrico nasce due porte. E come tale viene prodotto per diverso tempo. Intanto il 132 segna il passo ed in fiat si pensa di trapiantare il 2000 sul 131 quattro porte. Il problema viene nel momento in cui le prestazioni non sono molto elevate facendo preferire il 1600. Si pensa d produrre alcuni esemplari volumerici 4 porte con compressore montato di fabbrica. Intanto si producono dei normali racing con libretto già predisposto per l'installazione del compressore, quindi senza richiedere le pratiche di aggiornamento. La carriera del 131 si spegne nel 1985, undici anni dopo la nascita. Con grandi numeri e sopratutto grandi vittorie! Inserisco le foto dei mie 131 (anche gli EX): Parata dei miei 131 a Torino in Piazza San Carlo nel 2002 per il raduno del Registro Fiat. Per portarli tutti ho mobilitato parenti ed amici! nella foto un racing (Canna di fucile) un volumetrico Abarth 2 porte (alluminio) ed il Brava 2Litre (canna di fucile) Image Insert: 76.88 KBin questa foto il Brava 2Litre 2 porte(556.000KM!!) notate gli enormi paraurti! Image Insert: 59.27 KBFoto del 131 1300 4 porte subito dopo che mi è stato regalato (disintegrato e senza frizione!). Ha montato il cofano e la mascherina del diesel (dopo un incidente) Image Insert: 52.6 KBImage Insert: 53.62 KBEccolo riverniciato di verde a Monza alla Coppa Intereuropa del 2004: Ho mantenuto il cofano del diesel e costruita una veste grafica un po' bizzarra e sopranominato IGUANA! Image Insert: 65.06 KBSalutoni. Zio JO |
Zio JO |
Modificato da - Zio JO on 31 May 2007 23:58:49 |
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Spedito - 01 June 2007 : 00:19:43
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io non c'ero (pe fortuna nel senso che so piu giovincello) e quindi me fido di quello che mi dite (premesso che non sono le mie auto preferite diciamo) e di quello che leggo pero' una cosa su cui non so d'accordo è questa frase: "Venne pensato il progetto 131, (che come logico nasce prima del 132!)" nel senso che il nome dell'auto con il numero di progetto non e' obbligatoriamente correlato... per esempio la 127 (sempre preso da wikipedia che la cosa mi incuriosiva) aveva come numero progetto interno X1/4... e venne prima della 126 che invece derivava dalla 500 e riprendeva le linee del 127... insomma i numeri hanno fatto un gran casino ma non e' obbligatorio che il nome dell'auto e' correlato al progetto relativo |
Nun me quadra |
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Spedito - 01 June 2007 : 16:24:48
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effe131 Cinquino modificato (torino) |
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Spedito - 01 June 2007 : 21:09:59
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per zio jo, ho apprezzato molto il tuo intervento ma vorrei discordare su alcuni punti (allego foto) è vero che numericamente il progetto 131 potrebbe nascere prima del 132, ma guardando bene le foto si vede chiaramente che la fiat 132 ha degli aspetti di design molto più vicini alla fiat 125 che alla fiat 131 da cui deriverebbe: -l'attacco del parabrezza è molto diverso dalla più moderna 131, l'uno è arrotondato, metre l'altro è squadrato -porte laterali con spigoli finestrino smussati (fiat 132), spigoli finestrino squadratissimi -la fiat 132 ha una carrozzeria molto più barocca rispetto al design pulito e moderno della 131 -frontale più eleborato e di design più pesante rispetto alla fiat 131 -posteriore idem -coda alta rispetto alla fiat 131 -nessun componente in condivisione -la fiat 131 è stata concepita come la prima vettura costruita dai robot e se come dici tu la fiat 132 gli derivi la stessa doveva essere costruita con i robot quindi, secondo me questa tesi non dovrebbe essere giusta, ripeto secondo me... saluti michele Image Insert: 54.73 KBImage Insert: 56.71 KB |
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Modificato da - effe131 on 01 June 2007 21:12:25 |
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Zio JO Cinquino nuovo nuovo (Vigone) |
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Spedito - 01 June 2007 : 22:57:27
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Le informazioni da me inserite sono frutto di ricordi di un ingegnere che lavorava in fiat al tempo della nascita dei due modelli. Mi permetto di disquisire su alcuni punti da te inseriti. -la 132 ed il 131 SONO la stessa auto. A cominciare dal pianale (dal parabezza a venire indietro cambiano il longheroni anteriori) per finire alla meccanica, montano lo stesso tipo di cambio (internamente per il 132 che però ha ancora la carcassa alettata tipo 124). Il ponte è identico, stesso albero di trasmissione, stessi freni, stesso servofreno ecc... differiva solo l'avantreno che era a quadrilateri sovrapposti nel 132 che è più sicuro e preciso del 131 che ha un MCPherson puro. (prova un racing od un volumetrico che hanno un po' di cavalli, e poi mi dici della precisione di guida..) - A mio modo di vedere gli spigoli porte del 132 sono pù moderni del 131 che per certi versi fece un passo indietro, incluso il frontale che si presentava piatto (moda 124) e non inclinato indietro tipo 132 che conferiva dinamismo all'insieme anteriore. La porta 131 è praticamente identica nella struttura giroporta a quella del 124. - La coda è praticamente alta uguale, calcolando che lo sbalzo posteriore da asse a fine vettura è praticamente identico (1071mm il 131 e 1065mm il 132) - nessun componente in condivisione: assolutamente errato. A cominciare dai fanali anteriori, alle flange portafaro, impianto elettrico, guide sedili, devioluci, impianto di scarico, frecce anteriori e laterali, e tutti la componentistica interna delle portiere Aggiungo che la 131 nacque in parte vecchia perchè il progetto è successivo al 124, lo dimostrano le maniglie porte esterne (tipo 124) che invece nel 132 sono già rialzate a in parte incassate. (si pensava già ai danni ai pedoni). Il 132 non ha i cristalli triangolari laterali nelle portiere, segni di rinnovamento, mentre il 131 ce l'ha ma fisso... (vedi 124). La 132 ha oltretutto il cofano anteriore di disegno moderno perchè integralmente liscio, mentre il 131 ha due scanalature (tipiche del 124) che nella seconda serie vennero eliminate rendendo il cofano una superficie completamente piana. Per quanto riguarda invece la carrozeria "barocca", va tenuto ben presente quale era lo scopo della 132: sostituire la 125 che era un record di vendita. Andava quindi creato un filo conduttore tra i due modelli, aggiungendo le modanature cromate sui parafanghi e qualche cromatura qua e là. La 132 è una macchina particolare perchè è piccola di meccanica e grossa di carrozzeria. Da qui deriva il suo squilibrio in marcia. Una meccanica tipo 132 all'anteriore nel 131 avrebbe creato una macchina perfetta in quanto a tenuta. Il solo braccetto anteriore della 131 tenuto in posizione dalla barra stabilizzatrice è purtoppo troppo poco preciso, specialmente si si guida l'auto con tutti i cavalli che dispone (non certo il 1300 che fa fatica ad andare avanti..). Il 131 anche se più recente come mezzo è nato già vecchio, per via della sua lunga gestazione, a cominciare dai motori monoalbero che sono il rimasuglio della vecchia produzione 124, ed in particolar modo il 1600 siglato 131 A1000 che consumava un sacco e rendeva niente (75 cavalli contro i 98 del bialbero 1600 131 B1000. Con la seconda serie del 131 si risolse il problema del motore e si mise il 1600 bialbero, ma si mantenne il 1300 fino al 1979 (qualche esemplare mono albero è stato immatricolato anche nell'80) anno in cui anche il 1300 divenne bialbero, con beneficio per le prestazioni ed i consumi. La vera innovazione nel 131 fu il posizionamento del serbatoio della benzina alle spalle del sedile posteriore e il posizionamento della ruota di scorta sotto il pianale del baule, anche se quest'ultima soluzione ridusse di parecchio la capacità di carico rispetto a 124 o 132. Il 132 invece conservava la pericolosa soluzione tipo 124, con il serbatoio di lato a destra e la ruota di scorta a sinistra. Adesso vi inserisco le dimensioni: 131: Lunghezza 4231mm larghezza 1651 altezza 1381 passo 2490 carreggiata 1376 ant carreggiata 1319 post sbalzo ant 691 sbalzo post 1050 132 lunghezza 4392 larghezza 1640 altezza 1435 carreggiata 1321 ant carreggiata 1327 post sbalzo ant 770 sbalzo post 1065 Per quanto diceva Lunadix invece, so per certo che tutti i progetti fiat siglati "X" erano delle sportive derivate da progetti di normali berline quindi mi viene difficile credere che il 127 fosse X1/4, piuttosto credo che l'X1/4 fosse una variante del progetto 127. Come fu per l'X1/9 che era praticament un doppio 128... Salutoni. Zio JO |
Zio JO |
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Zio JO Cinquino nuovo nuovo (Vigone) |
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Spedito - 01 June 2007 : 23:10:44
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Mimmo, la 132 doveva sostituire la 125. La 125 a sua volta sostituì in parte la 1300/1500 (già sostituita dalla 124) ma sopratutto doveva traghettare la fiat fino al compimento del progetto 130. Scopo della 132 era sostituire la 125 e interporsi tra la "vecchia" 124 e la 130, ed il progetto risale a fine anni 60, quando la 130 era già in produzione e non ebbe il successo sperato. Il progetto si chiamò 132 e fu un ripiego, ma venne copiato in toto il progetto 131 che era già stato sviluppato proprio per mandare in pensione il 124... Stesso discorso fece la fiat con la 600 e l'850, due macchine identiche ma di dimensioni maggiore l'850, e qualche modifichina qua e là per fare sembrare più moderno quello che era già ben progettato (e prodotto). Salutoni. Zio JO |
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