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FRANCO_ZAPPA Cinquino (ASOLA) |
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Spedito - 22 July 2008 : 19:11:43
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Ciao a tutti! Possiedo una 500 radiata per demolizione dal precedente proprietario. Essendo avvenuta la radiazione/demolizione prima dell'entrata in vigore del decreto ronchi, l'auto non è considerata un rifiuto e quindi, a quanto mi dicono alla motorizzazione, la reimmatricolazione (con targhe ZA.....) è possibile. C'è qualcuno che ha già seguito un iter analogo e mi può dare dei consigli ? Grazie mille e cordiali saluti. FZ |
FZ |
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Spedito - 22 July 2008 : 20:52:03
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Questo è il testo della circolare:
Fino ad oggi è stato possibile reimmatricolare un mezzo di interesse storico, nonostante esso fosse stato demolito. O meglio: alcune Motorizzazioni si mostravano refrattarie a tale possibilità; altre, grazie alla sensibilità dei loro Direttori, non avevano alcun problema ad accettare le richieste e mandarle a buon fine. Si è configurata così in Italia una mappa di “buoni” e “cattivi”, a seconda dell’Ufficio periferico di appartenenza.
IL PASSATO. I provvedimenti di difesa dell’ambiente degli ultimi anni (a partire dal Decreto Ronchi del 1997) hanno creato confusione sulla possibilità di rimettere in circolazione i mezzi più “vecchi”, per i quali erano state svolte campagne di rottamazione, in alcuni casi fornendo addirittura ai cittadini incentivi economici per l’acquisto di mezzi nuovi. Tali mezzi, tolti dalla circolazione perché considerati altamente inquinanti, sono stati registrati dal PRA come “demoliti”, destinati alla rottamazione e per questo considerati “rifiuti”. La legge esclude per essi la possibilità di tornare in circolazione.
Il Ministero dei Trasporti, di fronte alla possibilità di escludere dalla categoria dei “rifiuti” i mezzi di interesse storico e collezionistico (così infatti si esprime la normativa europea recepita in Italia) ha posto negli anni passati un quesito formale al Ministero dell’Ambiente, dal quale si attende ancora risposta. Di fronte a questa situazione di incertezza, le Motorizzazioni si sono finora comportate in modo difforme l’una dall’altra.
Contemporaneamente un Gruppo di Lavoro sui mezzi di interesse storico e collezionistico è stato istituito presso la Direzione Generale della Motorizzazione Civile per provare a dirimere la questione. Di tale gruppo fanno parte alcuni membri della Motorizzazione Civile ed i rappresentanti dei Registri Storici riconosciuti dall’articolo 60 del Nuovo Codice della Strada, tra i quali anche la FMI.
IL PRESENTE. Il Gruppo di Lavoro è impegnato nell’elaborazione di una circolare, per chiarire in quali casi si può procedere alla reimmatricolazione di un mezzo considerato “demolito”, nel caso in cui esso sia considerato di interesse storico e collezionistico e quali documenti siano necessari per provarne la storicità e ricostruirne il passato. Secondo la legge, la maggior parte di questi mezzi sono stati (o dovrebbero essere stati) consegnati ad un demolitore che ha proceduto (o avrebbe dovuto procedere) alla loro demolizione.
In attesa dell’emanazione di tale circolare (per la quale non è ancora possibile fornire una tempistica) la Motorizzazione ha diffuso ai propri uffici periferici una circolare, invitandoli a non procedere alla reimmatricolazione dei veicoli.
E’ per questo che molti utenti si sono visti rifiutare o sospendere la pratica della reimmatricolazione già avviata. E ciò nonostante fossero già in possesso del Certificato delle Caratteristiche Tecniche rilasciato dalla FMI, per il quale avevano speso tempo e denaro. Siamo certi che sia solo una questione di tempo e che in un prossimo futuro sarà di nuovo possibile reimmatricolare, tramite una certificazione che è allo studio della Motorizzazione.
I MEZZI RADIATI D’UFFICIO. Nessun problema invece per chi possiede un veicolo “radiato d’ufficio” e non “demolito”. Tale veicolo è stato cancellato dagli archivi del PRA perché non ha più pagato il bollo e non perché il suo proprietario ha espresso la volontà di rottamarlo. I proprietari dei veicoli radiati d’ufficio ne posseggono ancora la targa ed il libretto e possono reiscriverli al PRA con una procedura amministrativa, senza fare alcun collaudo alla Motorizzazione. Resta inteso tuttavia che il veicolo, prima di essere rimesso in circolazione, deve effettuare la revisione, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 80 del Nuovo Codice della Strada.
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Spedito - 04 August 2008 : 11:44:41
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Citazione: Originariamente inviato da aliandro22
ragazzi io ho una 500 radiata e sono in possesso delle sole targhe. Cosa succederebbe nel mio caso? se chiedo un libretto dovrò anche cambiare le targhe nere?
Se è stata radiata d'ufficio vai al PRA, ti fai fare una visura in cui si verificherà che il mezzo è stato radiato e che le targhe corrispondano. Vai in un'agenzia di pratiche auto con la visura e si farà richesta di reimmatricolazione con mantenimento delle targhe d'origine. Si riceveranno quindi un libretto e Certificato di proprietà nuovi ma si manterranno le targhe originali Questa procedura era su un articolo di Ruoteclassiche, assieme a tutta una serie di altri casi ipotetici che si possono presentare. |
"Signorina gradisce un whisky?" "Solo un dito grazie" "E' sicura di non volere prima un whisky?" |
Modificato da - Nicolicchio on 04 August 2008 11:46:22 |
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Spedito - 13 August 2008 : 11:06:13
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Citazione: Originariamente inviato da aliandro22
ragazzi io ho una 500 radiata e sono in possesso delle sole targhe. Cosa succederebbe nel mio caso? se chiedo un libretto dovrò anche cambiare le targhe nere?
Aliandro, il tuo è il caso piu' fortunato. Vai al Pra e richiedi la visura della targa della tua auto. QUando la avrai, verifica la pertinenza tra il tuo numero di telaio e quello che compare sulla visura. Se è tutto ok.....comincia il restauro, la reimmatricolazione avverra' ovviamente quando terminato. Per tutta la procedura, leggiti bene questo documento http://www.vespaonli...si parla di vespe, ma è identica alla 500 come procedure. (Le targhe rimarrebbero quelle che hai). |
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aliandro22 Cinquino (Trento) |
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